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su di me 

 

Nell’incubatrice il piccolo prematuro stava affrontando le prime ore della sua vita con un certo spirito riflessivo. Per quanto piccolo, grazie alla macchina ed al nutrimento endovenoso, era sopravvissuto al parto provocato anticipatamente e illegalmente nella celebre Villa Nido, una lussuosa struttura ospedaliera privata altrettanto illegalmente specializzata nel liberare da una prole indesiderata madri che nel corso della gestazione cambiavano idea.

            A quanto pare il trambusto è finito pensava. Credevo di non farcela a sopportare tutto quel rumore e quella pressione. Ma tu guarda cosa mi va a capitare. Me ne stavo li tranquillo, immerso in quel liquido caldo e confortevole, tutto concentrato nell’esplorazione e nella comprensione di questo mio corpo in crescita quando sono incominciate tutte quelle scosse. Prima sono stato come sbattuto di qua e di la, poi ho cominciato a sentire come una pressione e qualcosa mi risucchiava verso una estremità dello spazio che occupavo. A un certo punto mi sono ritrovato, come dire, fuori dall’acqua, non so come spiegare, con delle grosse mani che mi sollevavano e mi asciugavano. Tutto è diventato improvvisamente luminosissimo, c’era una luce terribile che mi feriva gli occhi. La cosa più terribile però è stato quell’ improvviso dolore al petto e il successivo incominciare a respirare. Insomma, non ho potuto fare a meno di piangere. Ma ormai è passato. Tutto sommato anche qui non si sta troppo male. Non sono più nell’acqua, ma una volta che ci fai l’abitudine anche l’aria non è poi sgradevole. E non ho più neanche quel tubo attaccato alla pancia. Era comodo: ogni tanto mi trasmetteva sensazioni gradevoli e appaganti. A dire il vero un tubo ce l’ho ancora, ma è in una vena e non dà nessuna sensazione. Però mi sento in forma. Anche l’ambiente non è male, subito mi sembrava freddissimo poi mi sono abituato e adesso sto proprio bene. Anzi, a dire il vero mi sembra quasi che qui faccia piu caldo di quando ero in quell’altro posto. Credo di aver perso il senso del tempo ma è già da un po’ che ho questa sensazione. Subito non era male ma adesso fa proprio caldo. Ho provato a scalciare un po’ come facevo prima se c’era qualcosa che mi dava fastidio ma non ho colpito nulla. Le pareti di questa scatola di plastica sono troppo lontane e io ho le gambe troppo corte anche se cerco di stenderle completamente. Sì, fa proprio caldo. Mi pare anche di cominciare a sudare. Ne sono sicuro, la temperatura si è alzata. Comincio a non sentirmi più tanto bene. Il caldo sta diventando insopportabile. Mi brucia la pelle, faccio fatica a respirare. Possibile che nessuno se ne accorga. Non ce la faccio più. Non resisto …