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L’emigrazione ligure: i precedenti, le cause, le direzioni, le caratteristiche 

I fenomeni emigratori dalla Liguria affondano le loro radici in una tradizione di mobilità ben radicata anche nella cultura delle genti dell'Appennino. I grandi limiti naturali imposti all'estensione della proprietà terriera e la povertà delle risorse agricole, tale da non garantire il sostentamento dei nuclei familiari,spingevano i contadini nelle valli oltre l'Appennino o nei paesi del nord Europa a cercare risorse economiche integrative. Tipicamente ligure è però la presenza dell'America nell'orizzonte di chi si reca all'estero per lavorare o "fare fortuna".

 

L'America era già presente entro l'orizzonte dei liguri negli anni che vanno dalla fine del 1700 fino alla metà del 1800, mentre da tempi più remoti e con maggiore continuità erano invece in atto forme di emigrazione stagionale nazionale a breve - medio raggio mentre un' altra parte della popolazione si dedicava all'esercizio della mendicità organizzata o delle professioni girovaghe

L'andare in America non affonda solo le sue radici nella miseria delle popolazioni, non è una reazione ad una condizione insostenibile ma la sua estrema conseguenza. Abituati a cercare fuori del proprio territorio sempre nuove forme di sussistenza i liguri ampliano così il loro orizzonte fino a comprendere il nuovo mondo.

Il flusso migratorio ligure verso l'America tende fin dall'inizio a dividersi tra il nord ed il sud del Nuovo Continente. Al nord il mito dell'oro californiano, nato nel 1849, richiama non più solo i marinai genovesi che abbandonavano le navi per tentare la fortuna nella corsa all'oro ma anche i contadini delle vallate che partono appositamente

Al sud la presenza di genovesi è segnalata fin dai primi decenni dell'ottocento. In prevalenza di origine borghese creano colonie commerciali anche in paesi di scarsa presenza europea come Perù e Cile, ma le mete preferite erano l'Argentina e l'Uruguay, dove i rispettivi governi avevano creato strutture idonee ad accogliere gli emigranti e verso i quali venivano condotte vere e proprie campagne pubblicitarie che ne magnificavano le caratteristiche geografiche e le possibilità di sfruttamento o di impiego che quelle terre offrivano.

La precocità dell'emigrazione ligure porta con se inevitabilmente anche la sua diluizione e continuità nel tempo, il che la profila così come un fenomeno profondamente radicato nella cultura e nella vita contadine della regione. Gli emigrati non perdono quasi mai i contatti con la terra d' origine, visitandola periodicamente e comunque mantenendo sempre con essa e con chi vi è rimasto rapporti strettissimi. Questi trovano la loro espressione in un costante, ininterrotto e spesso voluminoso, flusso di corrispondenza epistolare